Era la primavera del 2018 quando l’artista francese Benedetto Bufalino decise si trasformare la sua roulotte anni ’80 in una vera e propria piscina mobile. L’estate si avvicinava e con essa le giornate afose nelle quali chiunque desidererebbe ritrovarsi una struttura del genere nel proprio giardino.
Ma dietro questo progetto c’è molto di più di un frivolo desiderio di un tuffo in piscina con gli amici. L’installazione è un’efficace provocazione artistica che gioca sull’accostamento di due elementi ben noti a chiunque ma fortemente contrapposti, come una piscina e una roulotte. Da un lato un oggetto fisso, pesante e ben radicato al suolo dall’altro un bene immobile, leggero e sempre in movimento. Cosa comune è il divertimento, lo stare insieme e la spensieratezza di un pomeriggio estivo. Benedetto Bufalino ci mostra vere e proprie trasformazioni di oggetti comuni, spesso veicoli, in qualcos’altro, per raccontare che è possibile reinventare, guardare oltre a ciò che i nostri schemi mentali ci impongono. Una rappresentazione reale e tangibile di un nostro desiderio inconscio dove il coraggio e la creatività rendono tutto possibile.
Mi affascina molto questa immagine perché nella sua assurdità tecnica mi riporta al modello di società in movimento che da qualche anno è fondamento della mia ricerca e del mio lavoro. Case, uffici, ristoranti, ambulatori medici, aule scolastiche, camere di hotel e piscine itineranti che sono ovunque ma allo stesso tempo da nessuna parte. Si spostano in base alle necessità delle persone, ma anche in base ai desideri e alla voglia di scoperta. Tutto questo è tecnicamente e burocraticamente possibile, bisogna solo cambiare la mentalità delle persone. Io cerco di farlo nel mio quotidiano ormai da 3 anni portando avanti un’esperienza abitativa mobile dentro la mia Tiny House su ruote. Chi vuole contribuire alla creazione di una società in movimento?
Guarda il timelapse della costruzione: